Giorno 15 c.m., nel corso dell’iter di conversione in legge del D.L. n. 244 del 2016, la proroga per il nuovo Spesometro ha ottenuto il via libera dalla commissione Affari Costituzionali del Senato.
La precedente scadenza del 25 luglio 2017, per la comunicazione delle fatture emesse e ricevute nel 1^ e 2^ trimestre 2017, è stata rinviata al 18 settembre 2017 (con riferimento al 1^ semestre 2017); mentre le precedenti scadenze previste per il 16 settembre e il 30 novembre 2017 sono state sostituite dall’unica comunicazione del 28 febbraio 2018 (con riferimento al 2^ semestre 2017).
Elementi base della normativa e chiarimenti
Cos’è lo Spesometro: l’articolo 21 del D.Lgs. 78/2010, poi modificato dall’articolo 2 comma 6 del D.Lgs. 16/2012 ha introdotto l’obbligo fiscale dello spesometro, tale normativa, rivolta a tutti i soggetti titolari di partita Iva, dispone di comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni rilevanti ai fini Iva. Dunque, attraverso lo spesometro e il tracciato record del modello polivalente, il soggetto passivo IVA, indica analiticamente le fatture per singolo cliente o fornitore.
Cosa indicare nello Spesometro:
- N° partita IVA o il codice fiscale del cedente/prestatore e del cessionario/committente
- Importo delle operazioni effettuate, con la relativa imponibile e imposta, oppure, andrà specificato che si tratta di operazioni non imponibili o esenti
- Per le operazioni per le quali non c’è obbligo di fattura, vanno riportati i corrispettivi comprensivi dell’IVA applicata
- Per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti non residenti nel territorio italiano privi di codice fiscale, vanno indicati:
- per le persone fisiche, il cognome e il nome, il luogo e la data di nascita e il domicilio all’estero;
- per i soggetti diversi dalle persone fisiche, la denominazione, la ragione sociale o la ditta e la sede legale.
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