Una recente precisazione da parte dell’Agenzia delle Entrate chiarisce alcuni dubbi sorti intorno al corretto trattamento a cui assoggettare l’istanza e il provvedimento di autorizzazione ad ospitare soggetti terzi in alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.Infatti nell’ambito degli alloggi ERP è prevista la possibilità, per l’assegnatario, di ospitare soggetti terzi, in caso di decesso o abbandono, di far subentrare un altro membro nel nucleo familiare.
Per farlo però l’assegnatario deve essere autorizzato dall’Ente Pubblico proprietario o da altro soggetto da esso delegato previa stipula di apposita convenzione, al quale deve inoltrare un’istanza; l’Ente, di conseguenza, dopo i dovuti controlli emette un provvedimento di autorizzazione o diniego. L’imposta di bollo si applicherà a tali documenti.
A quanto si evince dalla lettura del documento ufficiale (risposta 298/2023 pubblicata il 19 aprile 2023), per l’ospitalità si applica l’imposta di bollo nella misura di 16€ per ogni foglio, imposta che però viene scontata ai sensi dell’art. 4 della Tariffa allegata al D.P.R. n. 642/1972 con relativo provvedimento di autorizzazione emanato dal Direttore competente.
Nello stesso documento, inoltre, si evidenzia che sono assoggettate all’imposta di bollo sia le istanze di ospitalità di soggetti terzi presso alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica in locazione, sia il conseguente provvedimento relativo alla concessione.
In base all’articolo 1 del d.P.R. n. 642/1972 sono soggetti all’imposta sia gli atti che i documenti e i registri indicati nell’annessa tariffa.
Le disposizioni del decreto non si applicano, tranne che espressamente previsti, agli atti amministrativi dello Stato, delle Provincie, delle Regioni, dei Comuni e dei loro consorzi.
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